Visitare Acquasparta
Acquasparta sorge a circa 350 metri sul livello del mare, su di un colle, che domina la valle attraversata dal torrente Naia (affluente del Tevere).
Acquasparta è noto per le proprietà benefiche delle proprie acque minerali, ricche di sostanze carbonato-calciche, la “Furapane” e la “Amerino”. In particolare, le Terme dell' Amerino sono note come le "Terme di San Francesco" in quanto sarebbero state benedette dal Santo frate. Inoltre, le Terme di Furapane, le cui acque discendono dai monti Martani fino al grande parco che si trova nei pressi del paese, sono caratterizzate da un’azione stimolante dell' apparato digerente.
Grazie ad esse, nonché al nobile parco in cui è immerso, il paese, divenuto un importante stazione idrotermale, è senza dubbio un gradevole e rilassante luogo di villeggiatura.
Le proprietà terapeutiche delle sorgenti termali di Acquasparta erano già utilizzate, in epoca antica dai Romani. Difatti è alquanto probabile che Acquasparta, il cui nome originario era "Aquas Partas", sia nata come un piccolo centro dove soggiornavano le truppe dei soldati romani, per ristorarsi dalle fatiche, anche perché, il paese era posto lungo la via Flaminia, che in quel periodo era un’importante collegamento tra il Nord ed il Sud dell’Italia. Apprezzabile testimonianza della presenza del popolo romano sono i resti di un ponte di epoca augustea, composto di due arcate di luce diversa l’una dall’altra, interrate fino al livello dell’imposta, in cui ci si imbatte percorrendo la Flaminia, in direzione di Carsulae (interessante sito archeologico riportato alla luce solo di recente). Sempre lungo la strada provinciale, s’incontra la Catacomba di S. Faustino, la sola catacomba cristiana del III secolo presente in Umbria.
Diversamente, il borgo feudale di Acquasparta trova le proprie origini sin dai primi secoli del Medioevo. In questo periodo, oltre ad assumere la struttura urbanistica che tuttora la contraddistingue, diventa il centro di una fervente vita culturale, ottenendo, poi, uno sviluppo costante e continuo nel corso dei secoli che si sono susseguiti.
La città fu sotto il dominio di Roma fino al X secolo, quando, nel 966, Ottone I la concesse, come castello vincolato al proprio feudo, alla ricca famiglia degli Arnolfi di Spoleto. Successivamente, fu venduta ai Farnese che le diedero l’assetto urbano, che la caratterizza tutt’oggi. I Farnese, poi, la cedettero ad Isabella Liviani, sposa di Giacomo Cesi. Fu questo il periodo più fiorente, che durò fino all' 800, quando l' ultimo discendente dei Cesi rinunciò ai suoi diritti sulla città che fu ceduta al sistema del fisco pontificio.
Grazie al susseguirsi delle più importanti ed influenti famiglie di quel periodo, Acquasparta vanta edifici di notevoli pregio, tra cui la chiesa di San Francesco, del 1292, in stile romanico-gotico, che conserva un magnifico Crocifisso ligneo del XV secolo. Sempre del XV secolo è la chiesa di San Giovanni De Burtis, la quale poggia sulle arcate semi-nascoste del vecchio ponte romano, al di fuori del paese. La chiesa, oggi abbandonata, apparteneva all’Ordine dei Cavalieri di Malta.
Di principale importanza è il Palazzo Cesi, di stile rinascimentale ed ottimamente conservato. Il palazzo venne progettato nel 1564 da Gian Domenico Bianchi, e terminato probabilmente nel 1580; nel suo interno conserva ancora splendide sale affrescate e caratteristici soffitti a cassettone di legno scolpito nonché un elegante cortile loggiato. Fu sede della prestigiosa Accademia dei Lincei, e successivamente dimora del Duca Federico Cesi. Attualmente, il palazzo è utilizzato dall’Università di Perugia per ospitare eventi culturali convegni.
Ancora, la Chiesa di Santa Cecilia, patrona della città, risale, probabilmente al XIII secolo. Secondo alcuni, invece, la chiesa venne costruita intorno al XV secolo sui resti di una precedente chiesa del XIII secolo.
La chiesa del Crocifisso, invece, chiamata dagli abitanti Madonna del Giglio, risalente al 1606, custodisce molti affreschi, di cui alcuni ben conservati.
La Chiesa del SS. Sacramento, di architettura seicentesca, espone un pregevole mosaico romano incastonato nel pavimento. Da ammirare sono anche la chiesa di Santa Maria in Rupino e il castello di Casigliano, datato intorno al 1517.
» Nei dintorni
In direzione delle cime dei monti di Acquasparta sorge Portaria, piccolissimo borgo arroccato e ben conservato.
Acquasparta sigla provincia TR, regione Umbria.