Visitare Mammola
La cittadina di Mammola è posta sul versante Jonico della Calabria, tra l’Aspromonte e le Serre, al centro tra il mare e la montagna lungo la S.G.C. Jonio-Tirreno del valico della Limina. Abitato fin dai tempi della Magna Grecia, le sue origine risalgono al IV – V Sec. a C., fu fatta sorgere sulle rovine di Malea o Melea, colonia locrese ricordata da Tucidide.
Dai fasti della civiltà Bizantina alle soglie del terzo millennio, Mammola e stato sempre un centro, in cui si sono armonicamente fusi Arte, Storia, Cultura, Folklore, Montagna e Gastronomia.
Dapprima luogo-rifugio dei monaci bizantini, stabilitisi intorno ai Sec.li IX-X, è poi divenuto, grazie al loro contributo e alla loro esperienza un centro fiorente di molteplici attività, quali la lavorazione della seta, lo sviluppo di lussureggianti aranceti e uliveti, dell’artigianato, la costruzione dei primi mulini ad acqua secondo tecniche più avanzate, lo studio delle lettere e delle scienze, la ricopiatura e la miniatura dei testi classici, l’istituzione delle prime scuole per il popolo.
Della loro secolare presenza restano ancora l’Abbazia di San Biagio e la Grancia di Santa Barbara (Sec.XI), quest’ultima sede del rinomato Museo di Arte Moderna fondato dal famoso pittore Nik Spatari, che ogni anno richiama centinaia di artisti di tutte le parti del mondo per partecipare a mostre ed ad altre iniziative culturali di grande pregio e di notevole spessore. Nel Parco Museo Santa Barbara si possono ammirare numerose sculture di artisti famosi, è di Spatari il più importante capolavoro: “Il Sogno di Giacobbe”.
Il paese, conserva tutta la sua fascinosa bellezza Centro Medievale con le sue viuzze da Kasbah (Casba), pittoresche Piazzette (Ferrari, Magenta, Del Parlamento, Largo Pace, San Giuseppe), le casette ricadenti le une sulle altre e i superbi Palazzi (De Gregorio, Ferrari risalenti all’epoca feudale delle “jus primae noctis”, Del Pozzo, Florimo, Spina, Piccolo, a “Gellario” dei Barillaro di epoca più recente), splendidi per lo stile architettonico che va dal classico al barocco o al moresco, edificati dal XVI Sec. in poi. Un cenno a parte merita la Casa Tarantino risalente al XIV Sec. e naturalmente le Chiese, veri capolavori dell’arte architettonica e pittorica: la maestosa Matrice, (Sec.XII) a tre navate, la cinquecentesca Chiesa della SS. Annunziata, quella della Madonna del Carmine e di San Filippo Neri, (Sec.XVI).
Particolare menzione merita il Santuario di San Nicodemo, Patrono della cittadina, vissuto nel Sec.X, fondatore dell’omonimo Monastero sul monte Kellerano (Cellerano), a tre Km del Passo della Limina, il Santuario ricade nel Parco Nazionale dell’Aspromonte ed è punto di riferimento storico, religioso e spirituale, da moltissime persone, essendo considerato tra i più importanti Santi della Calabria. Oggi dimora di un Monaco anacoreta ed è meta di turisti e fedeli tutto l’anno. La festa si celebra la Domenica successiva al 12 Maggio (nascita) e rappresenta un momento d’incontro di fedeli che provengono da ogni parte della Calabria. Le altre due feste del Santo si celebrano a Mammola il 12 Marzo (morte) e la prima Domenica di Settembre, in ricordo della traslazione delle reliquie dal Santuario a Mammola dove sono conservate ed esposte nella Cappella della Chiesa Matrice.
Un’altra stupenda attrattiva è la Cucina Mammolese divenuta di grande attualità per i suoi inconfondibili sapori di antico stampo, ancor più valorizzata dal famoso Stocco, una vera leccornia, un fiore all’occhiello di tutte le pietanze prelibate che l’arte culinaria locale possa offrire.
Appunto, per questo tipico piatto, il 9 agosto di ogni anno, si svolge la tradizionale “Sagra dello stocco” con balli e canti alla ricottara, suoni con antichi strumenti paesani, ciaramelle, pipite, tamburelli, un’occasione più unica che rara che richiama migliaia e migliaia di turisti nostrani e stranieri, tanto da essere inserita, per la sua tipicità, tra le più importanti manifestazioni di gastronomia della Calabria e d’Italia.
Altri prodotti di grande richiamo: la pizzata (pane di mais), la ricotta affumicata, i formaggi caprini, ormai rari; i salumi genuini al peperoncino, vera ghiottoneria sono le melanzane ripiene alla mammolese, i dolci a base di ricotta, l’olio d’oliva, e poi i prodotti di montagna: noci e castagne, e del sottobosco: funghi, asparagi, fragole, mirtilli, lamponi, da raccogliere durante le passeggiate o i trekking nel vasto bosco mammolese.
Da tempo ormai Mammola e considerata punto di riferimento turistico e gastronomico della popolazione calabrese e da molti turisti che soggiornano in Calabria e nella vicina Sicilia.
» Come si arriva:
Strade: - A3 SA-RC svincolo Rosario, Strada Grande Comunicazione Jonio-Tirreno (Rosarno-Gioiosa) uscita Mammola; - dalla SS Jonica 106 (E90), S.G.C. Jonio-Tirreno uscita Mammola; - dalla SS. 281 Marina di Gioiosa J.-Rosarno.
Treni: - FS a lunga percorrenza Stazioni di Rosarno (sul Tirreno); - Stazione di Marina di Gioiosa Ionica (sullo Ionio).
Autobus: - da Reggio Calabria, Rosarno, Gioia Tauro, Marina di Gioiosa Ionica, Siderno, Locri.
Aeroporto: - di Reggio Calabria e Lamezia Terme.
» Da vedere
Il Parco Museo Santa Barbara a 2 Km da Mammola.
Santuario di San Nicodemo
Luoghi d’interesse Nazionale, Religioso - Storico – Naturalistico da visitare al Santuario:
• Resti dell’antico Monastero del Kellerana del Sec. X a pianta greca, con le tre absidi contrapposte ad Oriente d’architettura Bizantina-Basiliana;
• La Chiesa con all’interno gli affreschi dell’artista Nik Spatari, che raffigurano i miracoli del Santo;
• La Statua di San Nicodemo con il cinghiale;
• La Cappelletta dove morì San Nicodemo (25-3-990), all’interno due antiche Croce, una in legno e l’altra in ferro battuto;
• La Grotta di San Fantino di Tauriana;
• Il Monte Kellerana con le Tre Croci che guardano lo Jonio, il Tirreno ed il Santuario, con una vasta veduta panoramica;
• I resti dell’Oratorio Bizantino dedicato a San Michele Arcangelo, con i basamenti dei muri perimetrali ed il pavimento di pietre;
• L’antica Cappelletta votiva di San Nicodemo col dipinto del Santo;
• L’antico Sentiero dei Greci “la Seja” che collegava anticamente la zona Jonica con quella Tirrenica; Tutto il territorio ricade nel Parco Nazionale dell’Aspromonte.&
I testi sono stati gentilmente concessi dalla proloco di Mammola.
Mammola sigla provincia RC, regione Calabria.