Visitare Oristano
Oristano nasce tra il fiume Tirso e la laguna di San Giusta, su di un territorio di origine vulcanica. L’etimologia del nome antico Aristanis, che significa “tra mare e stagni”, probabilmente è da ricondurre alla sua posizione geografica. La città ha origini remote, quasi certamente sorge in seguito al vicino insediamento di Tharros, ad opera dei cartaginesi e dei romani. Durante il Medioevo, Oristano diventa sede di giudicato, mentre, soltanto tra il diciottesimo ed il diciannovesimo secolo, la città si estende notevolmente attraverso la costruzione dei palazzi e delle chiese più rappresentative.
Piazza Manno è una delle piazze principali di Oristano, su cui si eleva il Palazzo Arcivescovile. Il Seminario si presenta con un aspetto imponente, frutto dei continui interventi attuati nel corso dei secoli. Infatti, l’edificio originario era formato solo da una parte di quello attuale. Durante il diciannovesimo secolo, per effetto di ulteriori interventi, la struttura viene ampliata ed arricchita da numerose opere pittoriche e da una Madonna col Bambino, opera dello scultore Memmo Filippuccio.
Il Duomo di Oristano è dedicato a Santa Maria Assunta. La chiesa risale al 1228 ed è opera di artisti lombardi, che la costruiscono sul territorio di un primitivo insediamento bizantino. Suggestive sono proprio le tombe bizantine, rinvenute sotto il sagrato. Il campanile a pianta ottagonale, invece, è del 1400. Nei primi anni del 1700 viene restaurata, perdendo l’aspetto originario, che viene conservato soltanto dalla Cappella del Rimedio.
Nel centro storico di Oristano è collocata anche la Chiesa di San Francesco. La struttura originaria è del 1250, ma nei primi anni del 1800 viene demolita, per poi essere ricostruita in stile classico. L’interno, composto da quattro cappelle e dall’altare maggiore in marmo, è impreziosito da numerosi oggetti ed arredi sacri tutti di pregiata fattura, come il crocifisso gotico-spagnolo di legno del 1350, detto “di Nicodemo”. La Chiesa di Santa Chiara fa parte del più ampio convento delle Clarisse. La struttura è in stile gotico - francese, visibile, però, soltanto nella imponente facciata e nell’abside. La Chiesa del Carmine viene edificata verso la fine del 1700, unitamente al convento a cui è annessa. Quando nella seconda metà del 1800, il convento viene soppresso, la chiesa viene occupata dall’Arma dei Carabinieri ed oggi ospita le più importanti manifestazioni culturali di Oristano. L’intera struttura è estremamente curata non soltanto nei bassorilievi della facciata, ma anche negli arredi interni, che sono in legno, in marmo ed in ferro battuto.
La Torre di Mariano II è una torre medioevale ed è a testimonianza della imponente cinta muraria, che custodiva Oristano. Le mura avevano probabilmente inizio dalla Torre di San Cristoforo, una delle porte di ingresso, e proseguivano fino al Torrione di Portixedda.
Ulteriori testimonianze della memoria storica di oristano sono la Chiesa di San Martino, una volta sede di un convento dei monaci benedettini; il Palazzo degli Scolopi, che nasce come Sinagoga per, poi diventare, per opera della famiglia degli Scolopi, sede delle scuole pie cittadine; il Palazzo Carta-Corrias, risalente alla metà del 1800; il Palazzo D'Arcais, detto Siviero, che è il primo palazzo signorile ad essere edificato alla fine del Settecento; infine, lo storico Palazzo De Castro, dove abitò e morì Salvator Angelo De Castro.
Oristano sigla provincia OR, regione Sardegna.