Visitare Padova
Padova è una città dalle origini antiche; probabilmente viene fondata nel 1184 a.C, tra i Colli Euganei e il fiume Brenta, diventando presto una dei centri più ricchi dell'Impero romano. Nel III secolo a.C. stringe alleanza con i Romani per difendersi dal popolo dei Galli, assicurandosi così la cittadinanza e, nel 49 a.C., la nomina a “Municipium”.
Padova è indipendente fino al 1318, quando diventa Signoria dei Carraresi. Nel 1405, invece, passa al dominio veneziano, conservando sempre il proprio primato artistico e culturale. Unita alla Repubblica Serenissima di Venezia, dopo il 1797 subisce la dominazione francese ed austriaca fino all’unità d’Italia.
La sua struttura urbana è ovviamente altamente rappresentativa dei secoli di storia vissuta e di un millenario sviluppo artistico e culturale. Pertanto, numerosi sono i capolavori dell’arte italiana presenti a Padova,come il Museo diocesano, ospitato nel palazzo Vescovile del 1309; il palazzo comunale del secolo XIII. I più rappresentativi si snodano partendo dal centro storico della città, dove si estende Piazza delle Erbe. La piazza, ogni mattina, ospita bancarelle di frutta e verdura, secondo una secolare tradizione. Tra gli spettacolari edifici, emerge il Palazzo della Ragione, edificato nel 1218 come sede di tribunale e di un mercato coperto, che tuttora occupa l'interno del piano terreno. Il piano superiore, invece, è costituito da un unico grande salone, decorato da un affresco di 200 metri, dove sono raffigurati i segni zodiacali, ad ognuno dei quali corrisponde un apostolo e le attività tipiche del mese. Nel 1420 il palazzo subisce danni per un incendio, che purtroppo distrugge alcune opere di Giotto.
Nei giardini dell'Arena, sulle rovine di un anfiteatro romano ancora visibile, è stata costruita l'antica Cappella degli Scrovegni, su incarico di Enrico Scrovegni. La cappella è composta da un unico ambiente, ricoperto da una volta a botte; l’interno è impreziosito da un ciclo di affreschi di Giotto, il quale espone episodi biblici della storia di Gioachino, della vita di Maria e di Gesù.
La chiesa dei Ss. Filippo e Giacomo, detta Chiesa degli Eremitani, risale al secolo XIV. La facciata è costituita da un loggiato a cinque arcate e archetti pensili, mentre il portale è impreziosito da raffigurazioni pittoriche. L'interno, con una sola navata, è custode degli affreschi del Guariento, mentre la Cappella Ovetari, affrescata dal Mantegna, resta in parte danneggiata da un bombardamento del 1944. A sinistra della chiesa, nell'antico convento, ha sede il Museo Civico, suddiviso in una sezione archeologica, con reperti preromani e romani ed in una ricca Pinacoteca, con opere del Tintoretto e del Tiepolo.
La prestigiosa Università di Padova è fondata nel 1222, ad opera di un gruppo di professori di Bologna. Il palazzo del “Bo” (così è denominata l'università padovana) è al centro delle insurrezioni risorgimentali del 1848 e i suoi studenti, durante la seconda guerra mondiale, partecipano attivamente alla lotta partigiana.
Il Duomo, costruito tra il IX ed il X secolo, con pianta a croce latina tripartita, deve il suo aspetto attuale ai restauri operati in epoche successive, nel 1124 e nel 1551, su progetto di Michelangelo. Conserva al suo interno molti dipinti del Semitecolo e del Tiepolo ed importanti oggetti religiosi del Medioevo, rimasti intatti nonostante i bombardamenti delle due guerre mondiali. Sul lato destro del duomo, sorge il Battistero, presumibilmente del XII secolo, ingrandito e consacrato nel 1281 dal patriarca di Grado. L’edificio, che nel progetto originario era a pianta cubica, è coperto da una cupola sorretta da pennacchi e da un alto tamburo. L'interno è decorato da un ciclo di affreschi di Giusto de' Menabuoi, della seconda metà del 1300.
La Basilica di S. Antonio, del 1232, accoglie le spoglie del Santo francescano, che giunge a Padova durante le guerre contro Federico Barbarossa (1165). La chiesa presenta un esterno piuttosto atipico, con otto cupole e due campanili. La facciata è composta da arcate cieche a sesto acuto, e da un loggiato. All’interno ci sono tre ordini di navate, da cui si aprono grandi cappelle, ognuna delle quali racchiude opere artistiche. La Cappella dei Conti è coperta da un grandioso affresco di Giusto de' Menabuoi. La Cappella di S. Felice è ricca di sculture e pitture gotiche, tra cui la Crocifissione dell'Altichiero. Le spoglie di Sant’Antonio sono conservate, invece, in un'arca di marmo verde sul retro dell'altare. L'altare maggiore è ideato da Donatello, ma è ristrutturato nel 1800. La piazza, sul lato sinistro della cattedrale, espone il monumento al Gattamelata di Donatello, celebre scultura equestre in bronzo del 1453.
Pei i buongustai: i piatti tipici della cucina padovana sono il riso e le tagliatelle in brodo d’anitra e il risotto con i “rovinassi”. Ottimi dolci sono la “pinza”, la “fugassa”, la “smegiassa” e i “sugoli”. Per i vini: il Cabernet ed il Merlot; ed i bianchi, Moscato, Pinot Bianco, e Tocai Italico.
Padova sigla provincia PD, regione Veneto.