Visitare Paestum

Paestum è una delle località archeologiche più importanti a sud di Napoli, è situata nella pianura del Sele, ed è una frazione del comune di Capaccio situata nel Parco Nazionale del Cilento.
Fu fondata intorno alle 650 a.C. dalle genti doriche che le diedero il nome di Poseidonia, sotto i lucani prese il nome di Paistos e successivamente, sotto i romani, prese il nome di Paestum.
Intorno all'XI secolo il territorio di Paestum venne completamente abbandonato, rimase sconosciuta fino alla prima metà del 1700 quando Carlo III di Borbone iniziò un'opera di recupero riportando alla luce i resti degli antichi e imponenti templi rimasti quasi intatti. Oggi il sito archeologico di Paestum è visitato da turisti provenienti da tutto il mondo ed è riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità.
La città antica è circondata da mura che risalgono al periodo lucano/romano rafforzate da torri, l'accesso alla città era garantito da quattro porte situate ai quattro punti cardinali: Porta Sirena, Porta Giustizia, Porta Aurea e Porta Marina.
Il complesso dei templi, che sorgono a breve distanza l’uno dall’altro, è di grande impatto scenografico.
Il più grande è il tempio di Nettuno o Poseidone, edificato intorno al 450 a.C., posto su una piccola altura che ne esalta la monumentalità, costituito da una base di tre scalini sulla quale si innalzano sei colonne sui lati corti e 14 sui lati lunghi uniti da architravi con i magnifici frontoni triangolari e i resti di due altari usati per i sacrifici alla dea Hera.
Il tempio più antico è quello dedicato a Hera , chiamato anche Basilica edificato intorno al 550 a.C. di cui ci restano una serie di 50 colonne in stile dorico, alcuni fregi dell'architrave, il pozzo sacro e l'altare sacrificale.
Vi è poi il tempio di Atena, erroneamente denominato Tempio di Cerere, si tratta del secondo in ordine cronologico e del più piccolo dei tre. E’ tempio un periptero dorico con sei colonne ioniche forse collocato al centro di un piccolo santuario Oggi ci restano l’altare con il pozzetto sacrificale, le fondazioni di altri due altari e le basi di una colonne votive.
Nelle vicinanze dei templi si trovano i resti di altri edifici e i resti del foro dove forse sorgeva l' antica agorà greca. Nel foro si trovano i resti dell’edificio della curia, delle terme, del tempio italico e del comitium. L’anfiteatro romano, situato sempre nell’area del foro, risale al periodo tardo- repubblicano, è un anfiteatro a terrapieno con un muro di terrazzamento, nel 1829 fu tagliato in due dalla strada.
Fuori il perimetro murario si trovano numerose necropoli tra e quali, la più grande, è la Necropoli di Gaudo.
Da visitare è il Museo Archeologico che custodisce materiali e archeologici provenienti dalle aree limitrofe ed importanti lastre provenienti dalla tomba delle Tuffatore che rappresentano gli unici esempi di pittura murale nella Magna Grecia risalenti al 490 a.C., inoltre abbiamo delle tombe dipinte provenienti dalla necropoli Lucana.
Paestum non è solo archeologia ma è anche una località balneare molto frequentata d’estate, dotata di una spiaggia sabbiosa lunga 15 chilometri e fiancheggiata da una bella pineta dove sorgono attrezzati campeggi, villaggi turistici e numerosi hotel. Durante la stagione estiva Paestum si anima di eventi culturali e artistici come Premio Charlot.

Paestum sigla provincia SA, regione Campania.

La località fa parte dell'itinerario --> Il Cilento


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