Visitare San Galgano
Il nucleo originario del complesso cistercense di San Galgano è costituito dal mausoleo la rotonda) romanico sorto sulla tomba del Santo sulla collina di Montesiepi.
La costruzione della rotonda di San Galgano fu iniziata intorno al 1182, oltre a custodire la tomba di San Galgano è anche custodia della roccia con la spada infissa. L'esterno è di forma circolare con base di pietra, la parte superiore fu costruita nel 1300 in cotto, mentre la lanterna fu un'aggiunta del XVII secolo.
L' atrio antistante probabilmente non fu costruito contemporaneamente alla facciata, anche se è difficile stabilirne la data, esso é decorato con un cornicione con cinque sculture: tre teste umane, una bovina e foglie, di fattura arcaica, tipica del secolo XII.
All'interno, al centro del mausoleo, si trova roccia in cui San Galgano infisse la spada, simbolo della conversione del Santo alla fede e alla pace.
La rotonda è coperta da una cupola non visibile all'esterno perchè coperta dalle strutture aggiunte successivamente, ricorda le tombe etrusche di Vetulonia e Casal Marittimo. Si innalza con numerosi cerchi verso l'alto, creando una spirale ascendente che nel medioevo era ritenuta simbolo dell'uomo che si innalza verso Dio. I cerchi, ritenuti simboli dell'infinito e della perfezione, sono quarantotto alternati in pietra e in cotto.
Nel 1340 venne costruita un'altra cappella con volta a crociera quadripartita, affrescata dal Lorenzetti. Gli affreschi hanno subito pesanti deterioramenti, perciò nel 1966 furono staccati e portati su supporti resinosi, nel corso di questi lavori al di sotto degli affreschi sono state ritrovate intatte le sinopie che ci mostrano come furono concepite in origine le scene.
Il ciclo di affreschi si svolge su due registri sovrapposti e separati da da una cornice in pietra.
Gli affreschi della parete centrale sono giunti fino a noi seppur danneggiati, in alto è rappresentata la Madonna in trono fra Santi e altri personaggi; la particolarità da notare è che la Madonna è rappresentata con tre mani.
Nella lunetta della parete sinistra gli affreschi sono visibili per per circa due terzi vi è rappresentata la scena di San Michele che invita Galgano alla corte celeste.
Sulla parete sinistra in alto è rappresentato un gruppo di Santi che si incamminano verso la Maestà, mentre la parte inferiore è occupata dall'Annunciazione e accanto la sua sinopia.
Nella parete a destra della porta c'è una nicchia che contiene i resti di 2 braccia, si narra che siano le braccia di un ladro che voleva rubare la venerata spada.
Dopo la morte di San Galgano giunsero sulla collina di Montesiepi i monaci Cistercensi dell'abbazia di Casamari, che costruirono ai piedi della collina una grande abbazia.
La facciata di questa abbazia non fu mai completata, la porta ha uno splendido architrave scolpito con spirali di foglie d'acanto verso al fine del 1200.
L'interno dell'abbazia lascia incantato qualsiasi spettatore con il suo contrasto tra la fuga delle colonne verso l'abside, il verde del pavimento erboso e l'azzurro del cielo, infatti la struttura è restaurata a "rudere".
Ha una pianta a croce latina, l'abside è di forma quadrangolare, nel transetto si trova una scala a chiocciola ben conservata dalla quale si accedeva ai sottotetti.
La volta e il tetto andarono in completa rovina perchè il commendatario Girolamo Vitielli vendette il piombo della copertura, successivamente, nel 1786 crollò il campanile che era situato sul lato sinistro. Da quel momento si segnò il completo decadimento della struttura.
San Galgano sigla provincia SI, regione Toscana.