Visitare Viterbo
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La città di Viterbo è situata ai piedi dei Monti Cimini, a 325 metri sul livello del mare, nella zona a nord del Lazio denominata la Tuscia Viterbese. Conosciuta come la città dei Papi, Viterbo è ricca bellezze naturali come boschi, torrenti e sorgenti termali nonché di testimonianze storiche, archeologiche ed artistiche.
Il nome Viterbo deriva da “vetur urbs” cioè città vecchia, il suo fascino viene trasmesso dal suo ricco patrimonio culturale e dalla profonda memoria storica che la rendono una città suggestiva e indimenticabile. Oggi Viterbo è un centro agricolo e commerciale noto soprattutto per la produzione di ceramiche artistiche, del peperino, dell’olio, del vino e delle nocciole.
A breve distanza si trovano i laghi di Bolsena, di Vico e di Mezzano, dista circa 50 km dal mare Tirreno, 70 km da Roma e 140 da Siena.
Si raggiunge dall’autostrada A1 uscita Orte o Attigliano, dalla Superstrada E 45 Civitavecchia - Ravenna dalle 3 uscite di Viterbo Nord - Centro e Sud, dalla litoranea Aurelia con deviazione a Montalto di Castro o Tarquinia, da Roma o da Siena tramite la S.S Cassia.
Viterbo ha un’ assetto urbanistico monumentale, caratterizzato da suggestivi quartieri medievali, piazze ornate da fontane in peperino (la tipica pietra da costruzione molto diffusa nel viterbese), antichi palazzi aristocratici, chiese e chiostri di varie epoche. La città è caratterizzata da una netta differenza tra l’impianto urbanistico del centro storico tipicamente medievale e l’impianto moderno.
Il nucleo più antico si sviluppò a partire dall’anno 1000 intorno all’antica Castrum Viterbii sul Colle del Duomo, fino a raggiungere il massimo splendore nei secoli successivi. Il centro storico è racchiuso entro delle alte mura merlate medievali edificate tra il 1095 e il 1268 oggi pressocchè intatte. Vi si accede attraverso sette porte dotate di torri quadrate o poligonali tra le quali Porta Romana, edificata in forme barocche in occasione della visita a Viterbo di Papa Innocenzo X nel 1653.
Il suggestivo quartiere di San Pellegrino conserva inalterato il suo aspetto medievale. Cuore della città, il quartiere è caratterizzato da pittoresche viuzze, con fontane, ballatoi, archi, torri e i caratteristici profferli tipici balconi con base a volta dalle forme eleganti a cui si accede attraverso una breve scala situata lungo la facciata della casa, perfettamente conservati e dal grande valore storico artistico. Il centro del quartiere è la Piazza San Pellegrino sulla quale si affaccia la chiesa di San Pellegrino e il Palazzo degli Alessandri del XIII secolo. Nel quartiere si tengono una serie di iniziative come mercati d’arte, infiorate e feste. Nelle vie si aprono numerose botteghe antiquarie.
Il monumento più insigne di Viterbo è sicuramente il Palazzo dei Papi. Fatto edificare tra il 1255 e il 1267 Dal Capitano del popolo Raniero Gatti per cercare di sottrarre a Roma il centro della cristianità. Il monumento è in stile gotico, la facciata, preceduta da un’ampia scalinata, è aperta al primo piano da sei bifore coronate da una cornice merlata all’interno vi è il Salone del Conclave. La loggia, composta da sette archi su colonnine binate intrecciate, poggia sopra un voltone e presenta al centro una bella fontana quattrocentesca. Il loggiato, in origine era coperto da un tetto, crollato insieme alla facciata sul lato opposto uguale a quella attualmente ancora visibile. Sulla destra della loggia si trova il Palazzo Vescovile vero e proprio, con la Sala del Trono detta anche Sala Gualtiero, la Galleria, la Sala della Biblioteca, la Sala degli Stemmi e l’appartamento del Cardinale. Il primo Papa che vi dimorò fu Clemente IV alla cui morte si aprì il più lungo conclave della storia della chiesa, durato ben 33 mesi e che portò all’elezione di Papa Gregorio X.
Viterbo sigla provincia VT, regione Lazio.